This is us è sempre stato sinonimo del connubio di alto livello ed emozioni semplici, un dramma famigliare che catalizza i sentimenti più nobili, per farci piangere a dirotto davanti ad uno schermo.
Eppure, per quanto le lacrime siano un trademark di questo show, Kamashamnida ci fa rendere finalmente consapevoli di quanto siano mancate in questo primo terzo della stagione. Eccetto Vietnam, tutti gli episodi fino ad ora mandati in onda non hanno fatto traboccare il vaso della nostra sensibilità, toccato quel punto che solitamente ci fa commuovere.
Questo sesto episodio concretizza la mancanza di qualcosa, la densità emotiva, il calderone ribollente dell’amore straziante e del supporto di questa famiglia, che ha scaldato i nostri mercoledì da tre anni a questa parte.
Il tiro si sta allentando, e risulta palese ai nostri occhi, che riescono tranquillamente a resistere alla visione senza lacrime.
Kamashamnida è un episodio mediocre, o tal più un episodio sufficiente, che non tocca alcuna corda e non regala nulla alla trama centrale.
La storyline sembra ormai aver lasciato le vicende di Rebecca al passato e di essersi concentrata molto di più sui tre fratelli, monopolizzando l’attenzione.
In primis Randall, la cui storia sta valicando confini un po’ complicati e lontani da quelli che avremmo voluto vedere. Oramai il più inquadrato e diligente tra i fratelli Pearson ha perso la sua bussola biologica e si sta impelagandosi fuori la sua comfort zone. Positivo? Non direi, narrativamente la trama sembra essere disorientata, la motivazione di Randall non è mai stata la ricerca di una nuova carriera, ma una riconnessione alle origini, ormai perduta nel corso degli episodi.
A rischio anche la sua relazione con Beth. Insieme al ricordo dei suoi genitori, entrambi sembravano l’unica vera coppia affiatata di questa serie, ma con il licenziamento, Randall sembra molto meno attento e premuroso nei confronti della sua famiglia.
È prematuro dirlo, ma nell’aria si sente odore di una possibile rottura di questa coppia così solida, che non ha mai attraversato un periodo così complicato. Condividere il lavoro non sarà sicuramente facile per entrambi, da un lato il carattere bossy di Beth, dall’altro l’ostinazione maniacale di Randall, chi la spunterà?
Dal punto di vista di Kate, non ci sono molti tasselli da aggiungere al mosaico. Gli ultimi episodio si erano già concentrati abbastanza su di lei e Kamashamnida ci regala una serie di dettagli irrilevanti sulla sua ansia riguardo la maternità da annoiarci non poco.
Come al solito la parte più interessante è destinata a Kevin (e non perché io sia di parte!), ma perché il suo ruolo si è prostrato adeguatamente alla riscoperta di memorie nascoste riguardanti suo padre. Se Randall ha perso la sua verve nel ricongiungersi con le sue radici, Kevin ci sta riuscendo benissimo e sta mostrando un lato molto interessante del suo personaggio, la fragilità di non aver mai capito suo padre.
Sono convinta che il più grande dei gemelli ci riserverà delle perle e forse riuscirà a rievocare quell’emozione che è tanto mancata in questi episodi.
E voi cosa ne pensate a riguardo? Siete ancora sensibili a questo show o l’eccesso di sentimenti non vi fa più effetto. Fatecelo sapere con un commento e passate per la nostra pagina amica This is Us – Italia.